Le ingerenze dello Stato Vaticano rappresentano un grave attacco alla laicità e alla sovranità del nostro Paese.
Purtroppo non vi sarà alcuna indignazione da parte della nostra becera e subalterna classe politica, anzi dovremo ritenerci fortunati se il Ddl Zan non subirà ulteriori modifiche.
Quando sono in gioco interessi economici e i tuoi rappresentanti politici prendono il nome di Partito Democratico, Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle (dopo la "svolta" di febbraio) c'è davvero poco da restare sereni.

Le accuse di liberticidio circa l'articolo 4 del Ddl Zan sono deliranti ed espresse in malafede: viene infatti chiarito come tutte le opinioni siano legittime "purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti".
Forse a qualche formazione politica nostrana conviene avvicinare l'elettorato omofobo garantendo una soglia di impunità.
Forse un'istituzione religiosa dedita alla costante evasione dell'ICI e coinvolta in numerosi scandali, consapevole dell'elevata corruttibilità di certi nostri rappresentanti politici, non si pone limiti a esercitare l'arma del ricatto.

La mancata denuncia di quella che si configura come un'autentica violazione dell'autonomia parlamentare ad opera di uno Stato straniero è indicativa del pessimo livello della nostra classe dirigente.
Alla risposta filoclericale di Salvini e Meloni, per nulla preoccupati dalle modalità con cui il Vaticano interferisce nelle questioni nazionali, segue la debolissima presa di posizione dei libdem (non chiamiamoli socialdem) già pronti ad aprire "canali diplomatici" con le autorità vaticane.

Si è riaperto un dibattito sulla necessità di superare il Concordato: buongiorno Italia, peccato esserci svegliati con la rappresentanza politica sbagliata.
Ma in qualità di cittadini e con il supporto dei pochi parlamentari liberi possiamo fare la differenza.

Non rassegniamoci!