Vogliamo Savona
Del solo rispetto della legge e degli iter legislativi, non abbiamo che farcene.
Siamo persone dotate (presumibilmente) di senso critico, c'è ben altro da pretendere da un buon Presidente della Repubblica: il rispetto per la democrazia, il rispetto per il voto degli italiani, il rispetto per le scelte politiche delle forze vincitrici.
Insomma tutto ciò che Mattarella dovrebbe avere a cuore, in quanto rappresentante "imparziale" delle istituzioni.
Porre veti su un ministro come Paolo Savona è inaccettabile: escluse le divergenze M5S-Lega sulla flat tax, porterebbe allo sfascio larga parte del programma (condiviso) di politica estera, già depotenziato nella sua versione definitiva.
Intanto ci sono Paesi che hanno una classe politica di tutto rispetto, che possono assumersi la responsabilità di mettere in discussione i trattati internazionali, di alzare la voce ai tavoli delle superpotenze.
Noi viviamo in Italia, e le rivoluzioni si sa che tardano ad arrivare.
Ma appunto arriveranno, in una forma che potrà piacere o meno, ma che risulterà impossibile fermare.
Paolo Savona spaventa per la sua esperienza e la sua indipendenza, è una figura "necessaria" in una classe politica nuova e inesperta, che per la prima volta tiene le redini della Nazione.