Sulla fine del Modello Reggio
Dal girone del Modello Reggio, della 'ndrangheta al potere e degli sperperi di cui anche la mia generazione dovrà farsi carico, siamo passati al girone dell'incompetenza e del finto amore per il bene pubblico.
Dopo un anno - la diamo per buona anche 2-3 di amministrazione - la scusa del buco finanziario non regge.
La definitiva e più che meritata condanna di Scopelliti ha solo segnato il passaggio dall'Alto al Basso Medioevo.
Tutti felici ed emancipati fin quando non ci troveremo bloccati in un cratere stradale in pieno centro (per cui ieri si rideva e oggi bisogna solo preoccuparsi), fin quando non assisteremo all'ennesimo atto vandalico per mancanza di controlli, fin quando non resteremo inermi di fronte a un'altra emergenza idrica.
Si poteva gioire finché il sindaco rappresentava la novità e un'alternativa senza dubbio migliore a chi ci ha portati allo sfascio.
Cambiano i modi di agire, da una politica attiva in nome del malaffare a una politica passiva quasi su ogni fronte, ma la sostanza a quanto pare non sembra cambiata.
Se non è la 'ndrangheta è l'incompetenza a frenare le prospettive di questa città.
Abbiamo sempre una scusa per non andare avanti.
Ad ogni modo, giustizia è fatta!