Basta biasimarsi per il voto dato alle urne, per chi ha applicato il criterio del male minore soprattutto in vista dei ballottaggi.
Se in passato ritenevo che i partiti tradizionali andassero evitati e aggirati, oggi ritengo che vadano boicottati e identificati come un blocco unico.
Senza se e senza ma, serve un approccio radicale.

Sia ben chiaro, questo non vuole essere un inno all'astensionismo (sia maledetta l'abrogazione del DPR 361/57 sul voto obbligatorio) ma l'invito a non impartire lezioni di moralità quando i competitor elettorali provengono unicamente dal centrosinistra e dal centrodestra.
Impegniamoci a non ripetere più questo errore.

Spero che l'esperienza del governo Draghi, l'ipocrisia di certe forze politiche a suo sostegno e la manifesta inadeguatezza dell'amministrazione Falcomatà aprano gli occhi alla cittadinanza.
Le alternative esistono, in Parlamento (L'Alternativa C'è, Sinistra Italiana) così come alle prossime Regionali in Calabria (Luigi De Magistris).
Altrimenti ci meritiamo questa squallida classe dirigente.

E se vi daranno delle "zecche rosse", dei "fascisti", dei "rossobruni" o vi accuseranno di "far vincere le destre", ridetegli in faccia perché argomentare spesso si rivela inutile.