Auguri di buon 2023, io odio gli indifferenti
Buon anno a tutti!
Mi piacerebbe riporre la speranza, con il peggiore governo in carica possibile e il peggiore scenario internazionale possibile, che questo sarà l'anno della sicurezza sociale.
Che sia l'anno in cui non dipenderà da un lavoro, né dalla famiglia o dal Paese che ti ha messo al mondo quel diritto naturale alla felicità e alla sostenibilità della propria esistenza, senza quel costante senso di precarietà che accompagna soprattutto la mia generazione (e non solo sul piano economico).
Che sia l'anno della fine di molti stereotipi e costrutti sociali tossici, in cui i popoli occidentali si libereranno dei guerrafondai atlantisti, in cui il popolo russo porrà fine all'invasione di Putin e dei suoi oligarchi, in cui il popolo palestinese opporrà una resistenza ancora più decisa al governo israeliano-sionista più repressivo di sempre.
Insomma, una serie di condizioni razionalmente irrealizzabili in questo preciso contesto storico, ma per cui vale la pena mettersi all'opera.
Io odio gli indifferenti, ma siamo sicuri che non inizino a stare sui genitali un po' a tutti?
Guardate cosa accade a lasciare agire indisturbati i manovratori, legittimati dal nostro disinteresse e dalla nostra rassegnazione.
Rinnovo gli auguri e apprezzo che abbiate letto fin qui.